“C’è qualcosa d’immobile, silenzioso, che ascolta queste parole. È Silenzio. È il Silenzio stesso che attraverso la tua forma ascolta queste parole, è il Silenzio che fa esperienza del mondo attraverso i sensi.
Ascolta i suoni, le voci, le esperienze di questo momento. Nella nostra vita di ogni giorno noi siamo solo identificati con ciò che accade, con le azioni che accadono e raramente siamo consapevoli del Silenzio che le ascolta. Il Silenzio non è assenza di suono, il Silenzio è in realtà il nostro vero Essere, ciò che in questo istante sta ascoltando la vita, ciò che chiamiamo noi stessi. Nella nostra vita di ogni giorno ci identifichiamo con le azioni che accadono, con le emozioni che accadono, con i pensieri e raramente siamo solo presenti a questo momento, siamo in un dramma, in una storia. E quindi ciò che ci manca siamo noi, ci manca il Silenzio che siamo. Ci manca la nostra natura permanente, la nostra natura eterna che è alla base dell’esperienza umana. Quindi cerchiamo di trasformare le esperienze della nostra vita in qualcosa di permanente ed eterno.
Ovviamente questo non è possibile, perché le persone che amiamo vanno e vengono, a volte muoiono, a volte ci lasciano e le esperienze nel mondo materiale, lavorativo, vanno e vengono. C’è un’unica cosa che non va e non viene ed è Silenzio, Immobilità. Qualunque esperienza mentale, energetica, fisica, inizia, dura, e finisce. L’unica cosa che non inizia e non finisce mai è questo Silenzio che è ciò che sei. Quando possiamo essere consapevoli non solo del mondo ma anche del Silenzio, quella ricerca di trasformare gli eventi del mondo in qualcosa di eterno finisce, la ricerca finisce e riposi nel tuo vero Io. A quel punto per la prima volta puoi godere del mondo perché non gli chiedi più di essere una cosa che non è. Non gli chiedi di essere eterno, non chiedi a qualcosa di transiente di durare per sempre. Ma gli permetti di essere un’espressione della tua natura eterna. L’amato, l’amata, diventano un’espressione dell’amore eterno che sei. Le cose che ami del mondo, le tue passioni, il tuo lavoro, diventano una espressione della gioia di esistere, ma non chiedi più a loro di darti un significato.
Tu sei il significato e queste cose diventano solo l’espressione di ciò che sei. Non giri più nel mondo con mani che cercano di aggrapparsi ad una illusione. Permetti al mondo di essere un’illusione nel senso che va e viene. E solo quando incontri la vita con mani aperte gli permetti di andare e venire, solo in quel momento puoi amare la vita così com’è. E questa è serenità, non chiedere più al mondo di essere una cosa che non è, e amarlo per ciò che è. La pace e la serenità di cui stai facendo esperienza adesso, è perché la tua attenzione viene condotta su ciò che è vera Pace, il Nulla, il Silenzio. Questo permette all’attenzione sulla falsa identità di essere lasciata andare e poter invece riposare nel Silenzio. Il Silenzio è il grande guaritore.
È importante portare questo riconoscimento qui nella nostra vita quotidiana. Una vita ordinaria vissuta nella spiritualità è tornare a vivere la vita da ciò che veramente siamo, questo Silenzio che è uno con ogni cosa, con la vita stessa. In uno spazio d’amore, di vero amore. Non amore come parola, ma vedere noi stessi nel mondo, vedere nelle persone che incontriamo il nostro dolore o la nostra tristezza o la nostra commozione e vivere davvero come una cosa sola. Imparare a vivere da questo risveglio è l’impresa di una vita”.