Non importa che ti si veda o no, né che tu faccia la tua cosa da solə o siate in tantə a farla. Tu fai la tua parte. Questo è ciò che conta.
Quando mi sveglio la notte c’è sempre un buon motivo. Qualcosa chiede di uscire e di essere ascoltato.
Cosa c’è? Sono in ascolto. C’è qualcosa che dovrei dire a qualcuno?
Sì solo una piccola cosa.
Sei connessə con tutto ciò che ti circonda, non crederti separatə, solə. Sei connessə.
Ogni tua azione trasforma l’intero mondo come l’acqua che scorre o sta, bagna, idrata, lava;
come la terra che sostiene e nutre; come il vento che porta semi e diffonde conoscenze ed esperienze; come il fuoco che illumina, scalda e incenerisce. Anche ogni azione del mondo trasforma te.
Respira e ascolta, non sforzarti di rimanere ciò che sei statə.
Respira e ascolta.
Ci sono parti che hanno finito il loro corso, hanno già portato il loro contributo.
Ora è tempo di osare di più, senza sforzo, é tempo di mollare il freno, smettere di credere di non andare bene, smettere di confrontarti con gli altri, smettere di voler somigliare a qualcosa che non sei, smettere di trattenerti sul passo di ieri.
Respira e ascolta il corpo, qualche minuto, resta nel respiro profondo, rallentalo, rendilo più profondo e pieno, senti l’aria che entra nel corpo e scende in ogni cellula e nutre.
Senti l’energia che si muove in te, porta attenzione al tuo cuore che batte, al sangue che scorre, alle cellule, che continuamente si parlano e si trasformano dentro il tuo corpo.
Non avere paura del cambiamento della tua forma, non avere paura del cambiamento della forma della tua vita, del cambiamento della società.
Non avere paura e non avere fretta che accada.
Stai lí, dove sei ora senza frenare il viaggio e senza accelerarlo piú di quanto naturalmente senza sforzo possa accadere. Goditelo!
Prenditi cura di ciò che hai imparato essere buono per te e millimetricamente perfeziona la tua cura con il cambiamento che accade.
Non sarà la stessa per tutta la tua vita, solo ascoltandoti puoi prenderti cura di te.
Prenditi cura di ciò che ti circonda, di ciò che ha senso per te, di ciò che veramente è importante nel tuo sentire, delle piccole cose che accadono nel tuo intorno e sulle quali hai reale possibilità di agire.
Le tue scelte quotidiane impattano sulla realtà più di grandi azioni a volte, ma non temere di compiere grandi azioni quando è il momento, quando ne hai l’occasione, non fuggirle, sono le tue azioni.
La connessione con tutto é la natura della vita.
Come cellule di un grande e meraviglioso organismo ogni specie ha i suoi compiti, ogni essere le sue micro funzioni.
Lascia andare l’idea di convincere il mondo che le tue idee siano giuste per tuttə, non è così, condividi ciò che senti e lascia che chi risuona lo colga, non è importante quante persone compiranno quell’azione.
Ogni funzione ha bisogno del suo numero di cellule. Concediti di portare il tuo contributo, la tua funzione e lascia agli altri la loro.
Non sappiamo esattamente quante cellule ci siano nel nostro corpo, tra 1012– 1016, cellule che nascono e muoiono continuamente Nel 2016 hanno stimato che siano 3,7 x 1013
divise in 56 tipi cellulari di cui
2.5 × 1013, l’84% sono eritrociti
Il 5% piastrine
Il 2,5 % cellule del midollo osseo
Il 2% linfociti
Il 2% cellule endoteliali
Qualcun’altro dice
135 × 1012 miliardi di neuroni
Tutto questo per dire che il nostro corpo vive in salute con proporzioni diverse di cellule diverse che compiono funzioni diverse.
Solo all’interno del nostro corpo collaborano alla nostra sopravvivenza anche
3.9 × 1013, 39 mila miliardi di batteri.
Poi c’è tutto il mondo fuori, fatto di altri organismi, fatti di altre cellule che continuamente entrano in relazione tra loro e si scambiano messaggi e compiono azioni e producono trasformazione dentro e fuori di sé.
Per cercare numeri “precisi” delle cellule del nostro corpo mi sono imbattuta in molti articoli e ognunə proclama la suprema importanza di quella parte che ha deciso di studiare, e ognunə ha ragione.
Ogni parte è essenziale tanto quanto le altre, é diversa, ha scopi differenti, ma altrettanto necessari, altrimenti non esisterebbe e non esisteremmo noi, non esiterei io e non esisteresti tu.
Ti chiedo di tornare nel tuo corpo sentendone la meravigliosa complessità e maestosità. Respira e prendi consapevolezza della numerosità dentro di te, della complessità, dell’armonia, che ti permette di esistere per poi uscirne e farti piccolissimə allontanandoti da te.
Chiudi per un momento gli occhi, respira profondamente e immagina di allontanarti sempre più. Inizia a guardarti da fuori, piccolissimə, nella tua città o paese e poi continente e poi pianeta.
Respira profondamente e allontanati sempre di più portando attenzione a tutto quello che è presente intorno.
Ti chiedo di fare questo viaggio avanti e indietro qualche volta e sentire cosa accade nel tuo corpo quando ti avvicini e quando ti allontani da te, quando vedi solo te e quando vedi il mondo intero e quando ancora più lontano inizi a vedere anche il nostro pianeta Terra infinitesimo nello spazio.
Respira e resta qui nello spazio. Respira e senti il corpo mentre, non solo non ti si vede, ma stenti a vedere persino il tuo intero pianeta.
Cosa accade? Potresti sentirti finalmente rilassatə, potrebbero sciogliersi tutte le tensioni dettate dall’ansia e dal perfezionismo e potresti concederti di respirare molto più profondamente e sentirti finalmente liberə accorgendoti che in fondo nessuno è concentrato a guardare te, oppure, al contrario, un senso di inutilità potrebbe passare nella tua mente, il pensiero: “se sono così infinitesimə che senso ho?”
Ascolta ancora il corpo e respira… E ora ti chiedo di rituffarti dentro il tuo corpo, dentro una tua cellula, supera la membrana cellulare e entra dentro nuota nel denso citoplasma, cammina sopra i microtubuli come un funambolo, e respira.
Guarda quanta vita c’è!
Guarda quanta attività, quanto impegno, quanta precisione, dedizione, presenza in ogni minuscolo frammento di te. Dalla membrana entrano messaggi e vengono trasportati al nucleo dal quale escono RNA messaggeri per produrre proteine che risponderanno precisamente e puntualmente.
Ascolta ancora il corpo. Senti la meraviglia della vita, non importa che frammento tu sia della maestosità dell’universo, per quanto piccolə, sei essenziale, sii te!!
Soltanto te fai la tua cosa, credici, porta attenzione e impegno a quello che tu senti, non sprecare energia a voler essere visto a voler emergere a voler cambiare la realtà, fai la tua cosa con amore dedizione e impegno, ascoltati, senti i segnali, porta le tue risposte precise e puntuali.
Gli stimoli arrivano a noi per un fine: produrre le nostre risposte, che, insieme a tutte le altre, produrranno la meravigliosa musica che un disegno superiore ha saputo orchestrare.
Stiamo facendo ancora le prove, accordando i nostri strumenti perché le risposte siano sempre più cristalline, chiare e semplici.
Ascoltiamo gli stimoli, prendiamoci i nostri tempi, ascoltiamo le nostre risposte.
Siamo tutti cellule diverse, nel piccolo c’è il grande, nel grande c’è il piccolo. Abbiamo avuto bisogno di guardare al microscopio e al telescopio per credere a qualcosa che abbiamo sempre sentito.
Oggi è tempo di occupare il nostro posto ed essere ciò che siamo senza paura di non essere abbastanza.
Ciò che siamo é abbastanza.
Ci viene chiesto solo di essere noi.
Respira. Senti i tuoi piedi sulla terra, senti il tuo bacino, affida il tuo peso alla terra, spingi il pavimento o qualunque superficie sia sotto ai tuoi piedi, allunga la tua schiena, respira, apri il tuo petto, apri le tue braccia. Senti il tuo collo allineato e morbido. Respira, profondamente e dolcemente abbracciati, riconosciti, amati e fai la tua piccolissima cosa per la vita del mondo.
Sara Massone
saramassonenutrizionista.it
sara.massone@gmail.com