Se anche tu, come me, sogni un futuro che mette al centro il valore dell’essere umano, il rispetto della Natura e dei suoi cicli e la sacralità del quotidiano, allora stiamo dando energia alla stessa visione.
Sogno un futuro dove, insieme, possiamo cambiare la narrativa sul corpo delle donne e, in particolare, sulla nostra natura ciclica. Vorrei che alle parole “ciclo”, “mestruazioni” e “menopausa” venissero associate sempre, di default, qualità come “saggezza”, “connessione”, “creatività”, “dignità”, “radici”, “spiritualità”.
La mia visione è esplorare e sviluppare il concetto di “Permacultura Ciclica”, inteso come ecosistema organico e dinamico, per collegare individui e reti già esistenti, che si occupano, a livello nazionale e internazionale, di consapevolezza ciclica.
La buona notizia è che non c’è bisogno di re-inventare la ruota.
La ruota di medicina è un archetipo che si trova in molte culture connesse ai ritmi della danza fra cielo e terra.
La ruota di medicina celtica, con le quattro stagioni, solstizi, equinozi e le quattro celebrazioni intermedie.
La ruota di medicina del Dragon Dreaming con le quattro fasi creativa
La ruota di medicina del grembo, la ruota di medicina mestruale, è antica come l’umanità. E’ una mappa che si focalizza sugli archetipi delle quattro stagioni, è una bussola che orienta ogni donna nel proprio territorio interno. Si basa sull’osservazione di ciò che accade nel corpo, nel cuore e nella mente di chi mestrua, ogni mese: un viaggio iniziatico, unico e individuale, in quattro fasi, con le rispettive qualità energetiche, con talenti e con sfide specifiche.
A tutti gli effetti, il ciclo mestruale è un processo di permacultura interna, che ci guida nei territori della creatività, del benessere e della spiritualità.
Ruota di Medicina Mestruale con un gruppo di studentesse di NavGurukul, a Bangalore, India (gennaio 2019)
Non c’è bisogno di reinventare “la ruota del ciclo”: le buone pratiche già esistenti, in ambito di empowerment, advocacy, attivismo, artivismo, educazione e formazione, nel campo della ciclicità femminile, sono migliaia, in tutto il mondo.
Una bicicletta decorata da un gruppo di studentesse indiane, durante un progetto di consapevolezza mestruale allo Srishti Institute of Art, Design & Technology, di Bangalore, India (dicembre 2016)