Io a oggi trovo un po’ di tutto: fiori, cenere, amore, relazioni, dolore, sorrisi e ferite.
Tutto ciò credo che mi renda umana.
Tutto ciò credo ci rende umanƏ.
Se ciclicamente non passassimo attraverso situazioni difficili, dolorose e complesse, probabilmente non saremmo chi siamo oggi. Ed è anche vero che non abbiamo sempre bisogno di passare per la catarsi per rompere delle grandi dinamiche interne in cui non ci riconosciamo più. Eppure, a volte, è inevitabile rompere. Perché la vita è più grande di noi. E tu, che sei vita, sei più grande di quel che pensi, immagini e sogni. In alcuni casi, solo attraverso la rottura di qualcosa di grande in te o intorno a te, può manifestarsi ciò che la Vita ha in serbo, per davvero.
Tuttavia ci sono anche altre situazioni, più quotidiane, meno catartiche e meno prorompenti. Sono momenti che non desiderano stravolgere la tua vita e quella che condividi con chi hai a cuore: sono occasioni per superare un limite e crescere con chi hai accanto. In quei momenti s’innesca qualcosa, e tu, in una frazione di secondo, noti che hai la possibilità di scegliere una strada più gentile e rispettosa di te stessa e di chi ti sta di fronte.
Ma un’onda ti porta proprio dove non vorresti andare.
Cosa succede?
Perché mi ritrovo qui, mentre sapevo che non volevo discutere? Perché stiamo alzando la voce, anche se la cosa in questione non è così grave come sembra?
Questa attitudine all’auto distruzione la puoi evitare.
Sono tanti i metodi, le pratiche e le respirazioni che ti possono sostenere a stare più presente in situazioni del genere ed è probabile che già tu le stai attuando. Ciò che vorrei ricordarti oggi forse è banale e auspicabilmente semplice: PUOI CONCEDERTI DI SBAGLIARE.
Nessuno ti giudicherà se provi a entrare in relazione con l’altrƏ in un modo nuovo, non volendo avere ragione ma desiderando davvero esprimere ciò che senti, forse sbagliando le parole o i modi nei primi tempi, ma mettendoti in gioco, uscendo dalla zona di comfort dove tendiamo a mettere in scena il “politically correct” per portare avanti un piattume emotivo relazionale. Lasciati libera di creare insieme a chi hai di fronte una meravigliosa “frizione creativa”, che vi farà aprire il cuore in un modo sorprendente. Dove non è l’ego che vuole essere protagonista, ma c’è la vita che si manifesta in voi nella sua splendida complessità. Si, talvolta potrebbe essere scomodo, ma solo perché abbiamo una terrificante paura di sbagliare, di essere giudicatƏ… Proprio per questo puoi fare un accordo con chi ami, con chi hai in cuore, ricordandovi che potete sbagliare e che non vi disprezzerete per questo. Lasciate che le nuove esperienze imprimano nella vostra pelle, la veridicità che possiamo commettere un errore e che se succede, non saremo punitƏ come forse è stato fatto in passato.
Impiega le tue energie per amarti e amare. Potrebbe essere l’unica cosa che davvero conta.
Poter espandere la possibilità del tuo cuore di sentire: di sentire davvero amore che circola in ogni cellula del tuo corpo. Più la “molecola d’amore” circolerà nel corpo, e più densità non coerenti al cuore emergeranno alla tua attenzione.
Non trattenerti, non avere paura.
Osa, perché questa volta non sarai punitƏ.
Non far scorrere questa vita come se niente fosse. Non pensare di poterla controllare. La vita non vuole essere solo controllata, inscatolata in sicurezze, comfort e orari.
Ciclicamente brucia le tue paure, canta il tuo cuore al vento,
radica le tue intenzioni a terra e fluisci nell’ acqua delle tue passioni.
Incontra i tuoi demoni.
Perché talvolta è così difficile essere in relazione (di coppia o amicale)? Forse perché ci ritroviamo a proiettare fuori, verso gli altri, i nostri demoni interni che non sappiamo incontrare in sana solitudine. Puoi accogliere con amorevolezza e forza quei demoni in te che, se inconsapevoli, ti mangeranno da dentro? Ricordiamoci che insieme al pasto interiore che offri loro con noncuranza, essi banchetteranno delle relazioni inconsapevoli che instauri. Ciò con cui questi demoni banchettano è l’essenza del tuo potere che non stai incarnando. Per questo, attraverso dinamiche e situazioni quotidiane d’incomprensioni e “cose dette male” abbiamo una dolce e potente richiesta dalla vita di essere davvero sincere nell’incarnare il nostro potere. Un potere che non è sugli altri, ma un potere che ti centra e che ti allinea luminosamente in te stessa. Una luminosità che si aprirà sempre più in te, ogni volta che abbraccerai una tua ombra, un demone.
Ammettere con gentilezza a te stessƏ e a chi ti circonda che puoi sbagliare è il passo preliminare per poter incarnare il tuo potere: il vero potere che ti porterà, con umiltà, a incontrare la tua forza interiore.
E sai in che modo ci nascondiamo dal nostro potere? Nella nostra incapacità d’incontrare il demone della rabbia in presenza di altrƏ.
Cosa succede quando ci diamo il permesso di provare rabbia, di essere talvolta brutte e selvaggƏ?
~ Iniziamo a essere in grado di fluire con maggiore energia.
~ Finalmente diventiamo capaci di stabilire i nostri confini.
~ Finalmente iniziamo a sentire la nostra parte inferiore del corpo.
Il calore nel nostro bacino. Il nostro desiderio.
Essere pienƏ di rabbia e provare rabbia sono due cose separate. Purtroppo questa cultura non ci ha insegnato a incarnare la rabbia, ma solo a come reprimerla o a gettarla via. Quando incarniamo la rabbia, la possiamo sentire, la lasciamo crescere e muovere in noi…
Può farci dei doni.
E sono tanti.
La mia vita è cambiata quando mi sono permessa di entrare in contatto con la mia rabbia, e da lì sono continui insegnamenti ciclici che durano da anni.
Non si smette mai di crescere attraverso la rabbia, che è forza. Finalmente il potere che non sapevo esistesse dentro di me comincia ad essere disponibile per me.
La passione.
Il piacere.
La crudezza.
La verità.
La maestria delle nostre emozioni ci invita a un potere veramente profondo.
~ Il potere che non ha bisogno di essere spiegato o dimostrato.
~ Il potere che si sente.
~ Il potere che sblocca la nostra energia essenziale, la luminosità e il magnetismo.
~ Il potere che realizza i nostri sogni.
Chi ti sta accanto non ti punirà perché ti esprimi con forza, perché ti sbagli, perché metti dei confini o perché non hai ragione. Chi ti sta accanto può essere quella persona con cui hai fatto un accordo di “sbagliabilità”. Si, magari lì per lì, questa persona si attiva, ci rimane male o reagisce… Ma vi ricorderete dell’accordo preso e sceglierà di stare con te, non di lottare contro te. Perché sa che anche lei/lui può sbagliare e che tu ci sarai nei suoi momenti di uscita dalla “zona di comfort”.
Non aver paura di essere brutta, di fare smorfie di rabbia nel mostrare la tua naturale ferocità che VUOLE essere espressa all’inizio con intensità e probabilmente, dopo, con amorevolezza. Non avere paure di non sapere come si fa, datti tempo per sentire la tua zona sacrale o la tua pancia, esprimiti per ciò che davvero sei, con tutta la tua confusione o chiarezza. Lasciati curiosƏ di esplorare chi sei.
Possiamo, un passo alla volta, riconoscere che è proprio tramite uno “sbaglio” consapevole che ci viene data la possibilità di crescere in relazione con noi stessƏ e in relazione con altrƏ.
Che dono prezioso questo “sbaglio” che c’invita ad osare.