Le organizzazioni non solo esistono sulla base delle nostre paure, ma ne traggono anche profitto.
Date uno sguardo all’industria medica, alle compagnie farmaceutiche, alle aziende assicurative. Se non fossimo già abbastanza impauriti dal nostro futuro, avrebbero mai prosperato? Abbiamo paura della politica, della polizia, dei tribunali, degli agenti di sicurezza, degli ubriachi e degli infermi mentali. Siamo terrorizzati dalle scuole e dalle Università, dalle banche e quote di mercato, siamo impauriti dai nostri insegnanti e datori di lavoro, dalle miniere e dalle altezze, ed ovviamente amiamo aver paura delle religioni.
Il mantra Darwiniano, “Sopravvivenza del più adatto”, è in sé un sollecito a ricordarci che tutti siamo in folle competizione per sopravvivere. Al fine di stare davanti a tutti in questa gara bisogna essere scaltri ed egoisti, conformisti ed ipocriti.
La Paura ed il futuro sono felicemente coniugati sin da quando abbiamo concepito la dimensione Tempo. Il nostro concetto di Tempo si è evoluto tramite la nostra osservazione del costante cambiamento sia in natura che in noi stessi, e l’evidenza che niente rimane uguale ci conduce verso l’incertezza. L’incertezza genera Paura, la Paura di perdere tutto ciò che diamo per scontato; salute, benessere, famiglia, amici, lavoro, guadagni, potere ed infine la vita stessa. Per cui la Paura è la risorsa base su di cui ciascun individuo ha deciso d’investire; politici, economisti, scienziati, tecnocrati, educatori, programmatori, cospiratori, agenti di borsa, preti, filosofi e leaders religiosi. Persino ai produttori di film e romanzieri piace esplorare il nostro brivido dell’orrore.
In genere la Paura è abbastanza conveniente poiché ci aiuta ad evitare di prendere responsabilità delle nostre stesse vite. Possiamo restringere le nostre esistenze in una propinata sicurezza legata al tempo ed agevola la grande miriade di maschere dietro cui si celano le autorità che esplorano e sfruttano le nostre debolezze. Di sicuro tutte queste istituzioni autoritarie devono promuovere i loro prodotti con l’allegra pretesa che esse possano sconfiggere la Paura.
I partiti politici promettono belle cose, economisti predicono che mettendo in atto le loro politiche verranno creati milioni di posti di lavoro, che il divario tra ricchi e poveri verrebbe colmato, pedagogisti prediranno che se si sgobba abbastanza non vi sarà nulla da temere per le nostre carriere, agenti d’investimento dipingeranno una vecchiaia felice e libera da tensioni con i soldi che verseremo oggi e capi religiosi potranno garantire una via d’uscita dal finir arrostito all’inferno solo se si è fedeli al loro credo. È una vita fondata sulla gestione della Paura. Servizi e prodotti vengono progettati per eliminare la Paura, ma che in realtà la accrescono; e a noi sembra proprio che ci piaccia così. Infatti la nostra fretta di scappare dalla Paura agisce come una droga che potenziano le prestazioni.
I nostri cari anziani a casa ed insegnanti a scuola erano soliti terrorizzarci di atroci conseguenze se non avessimo preso i loro comandamenti abbastanza seriamente. “La vita là fuori è proprio dura”. “Non c’è posto per il fallimento”. “Spietata competizione!”.
“In qualche modo da crearti il tuo proprio spazio poiché nessuno lo farà al tuo posto”.
“Più giochi con i tuoi amici e più stai distruggendo il tuo futuro”
Ci hanno fatto sentire dei criminali per il fatto di divertirsi, di essere felici e giocosi, di non preoccuparci troppo del futuro.
Il problema con la Paura è che ci spinge verso l’ottenimento di conoscenze ma nega la Saggezza, ci spinge verso l’esplorazione di più strati dell’illusione ma nega la Verità, ci rende sempre più inquieti e nega la Pace.
Un Rishi dichiarò:
“Il Mondo ascolti, noi tutti siamo i figli dell’Eternità.”
Quando il Buddha ci parlò della Via di Mezzo, non solo tracciò una linea di demarcazione tra indulgenza ed astinenza o tra il canale solare ed il canale lunare, ma ci chiese di vivere nel momento presente che è la via di mezzo tra il passato ed il futuro, i quali esistono entrambe solo nella nostra mente. I Rishi, il Buddha ed altri Maestri illuminati non hanno per niente a renderci coraggiosi e temerari come gli sportivi estremi o come dei dinamitardi suicidi dal cervello condizionato, ma ci hanno mostrato il modo per andare oltre la Paura.
Ciò può solamente accadere quando smettiamo di identificarci con il corpo che abbiamo e con le proprietà e beni di cui godiamo. Solo quando siamo totalmente consapevoli della nostra Esistenza che non può né nascere né morire, in quel momento andiamo oltre le nostre vulnerabilità; allora nessun sistema od organizzazione potrà più minacciarci o pretendere di proteggerci da noi stessi.
I sistemi sono stati congegnati per invertire il naturale flusso del potenziale umano, per cui una ricerca per la libertà spirituale non è per niente benvenuta dall’atteggiamento mentale del mainstream, a meno che la Spiritualità, come attività lucrativa, venga cooptata. Ciò è già in corso d’opera: librerie invase da testi su chakra e yoga, ayurveda ed agopuntura, ricette vegetariane/vegane e guarigioni. Istituti di yoga, centri benessere e strutture per terapie alternative spuntano ogni giorno per aiutare coloro i quali vivono al di sotto di questo “Sistema di Fatica” e che hanno imparato ad essere sospettosi riguardo le vere intenzioni di coloro i quali organizzano le varie pedine all’interno dello scacchiere della vita.
Ma gli aspetti della Spiritualità che vengono ingoiati dal mainstream non sono altro che un più gradevole travestimento degli stessi principi della Paura che condiziona le nostre vite. Lo stile di vita alternativo sta semplicemente diventando una più comoda Paura con cui convivere: per esempio rifiutiamo di assumere antidolorifici per timore degli effetti collaterali nel corpo. Invece si pratica yoga o si accettano altri approcci terapeutici per tener lontano il dolore. In questo caso lo yoga che si pratica non fa nulla per renderci consapevoli di chi siamo e quindi trascendere tutte le umane paure, specialmente quelle che ruotano attorno alle nostre preoccupazioni sulla mortalità.
Il mainstream, o corrente principale di pensiero, non sceglierà mai di alimentare un’attitudine spirituale più onesta poiché i sistemi lucrativi non hanno nulla da guadagnarci; di fatto hanno solo da perderci.
Le convinzioni politiche sembreranno barzellette, il nazionalismo apparirà come un dogma per ignoranti, l’industria medica sembrerà una cospirazione, il sistema economico sembrerà soddisfare solo i privilegiati, i pedagogisti verranno sbeffeggiati per il loro proporre un modello di moderna schiavitù e le religioni diventeranno completamente ridondanti.
La Spiritualità, perciò, continuerà ad essere un’opzione individuale. Ma non si può essere in totale controllo di questa possibilità di scelta. Il Tempo gioca un suo ruolo: ti porta attraverso una serie di esperienze finché non inizi a sentire che ne hai avuto abbastanza di sentirti continuamente impaurito; alla fine vuoi essere libero ed assumere, una volta per tutte la responsabilità della tua vita.
Joydeep
Traduzione dall’inglese di Stefano Battaglia