Ogni cosa è illuminata.
Ogni gesto, suono, tocco è naturale armonia.
Quel gusto, profumo naturale, essenza di vita, onde che si sospendono, muovono, disegnando architetture di Luce.
Cattedrali di spazio infinito senza tempo né misura umana.
Poesia dell’essere…
Luce che è  principio, spazio, conoscenza, saggezza.
I confini tra la nuova scienza e la spiritualità, la biologia, l’epigenetica, la fisica quantistica si sono ormai finalmente riuniti come un unico fiume che accoglie i suoi affluenti in viaggio verso l’oceano, insieme.
Meravigliosamente torniamo a riconoscerci ed il nostro genoma non parla più una sola lingua ma tutti i dialetti del Pianeta.
Non solo…scopriamo di nuovo di essere capaci di trasformare,  cambiare le nostre credenze entrando con passi nuovi nel mondo in divenire.
Da osservatori passivi diventiamo agenti di cambiamento profondo.
Non solo più  testimoni poiché l’atto stesso dell’osservare, guardare il mondo, diventa, è un atto creativo.
Sempre nel nostro agire interagiamo con l’essenza di ciò che creiamo e crediamo ed ogni scelta sarà, è utile e giusta nell’averci portato qui ora dove siamo.
Ogni cosa è illuminata.
E pazientemente, silenziosamente attende il momento in cui da “pausa” diventerà azione e manifestazione di noi, tutti, in connessione profonda.
Siamo particelle orchestrate, mosse, tenute insieme da una forza estremamente intelligente, sensibile che rende visibile ciò che chiamiamo Amore.
Amore capace di creare e trasformare quel campo che siamo e che nominiano mondo, umanità.
Siamo quindi il risultato di un campo intenzionale, creato da una forza intelligente di vita, sensibile, attenta, vivace, capace.
Quello siamo.
Tat Twam Asi.
Ora, oggi , qui nel momento storico che stiamo attraversando, torniamo a ricordare chi siamo, creando un nuovo possibile paradigma, una nuova storia.
L’autoguarigione, l’empatia, l’intuizione e molto altro parlano e si esprimono in noi.
Ma noi ci amiamo davvero abbastanza per concederci di esserlo, di essere tutto questo!?
Essere il cambiamento stesso?
Dove ci collochiamo oggi, ora, in questo nostro Universo?
Tale ologramma quantico, la Matrice, la Matrix, il Campo, l’Entanglement traduce ogni nostra intenzione e la rende manifesta, tale è il nostro potere.
Noi “esseri umani” creiamo continuamente la nostra realtà  ma quale allora è il nostro posto, le nostre responsabilità?
Il cambiamento è in atto e chiede di avere occhi per vedere, cuore per sentire e cervello capace di discriminare e agire con gentile e radicale fermezza!
Che la nostra visione sia chiara, che si possa cooperare, collaborare, ricostruire i luoghi del nostro esistere su questo pianeta che ci ospita, consapevoli di essere Uno, così come le cellule del nostro corpo, alleate per operare in armonia, efficienza, equilibrio.
Siamo cocreatori, potenti cocreatori di questo Universo.
La vita che viviamo da sempre segue i suoi miti, archetipi, credenze che oggi però  ci spingono verso una profonda trasformazione.
E questo momento storico nella sua difficoltà,  paura, separazione ci chiede di riappropriarsi di quel potenziale che siamo e che da tempo abbiamo dimenticato.
Ritrovare quel potere nascosto a noi medesimi è fondamentale.
Riabbracciare possibilità infinite e non certezze!
Guarire, riarmonizzare, riequilibrare allacciando la nostra relazione umana per condividerne l’appartenenza, ricreando connessioni con le comunità, i gruppi.
Tale è la forza del Sangha.
Attenzione, estrema attenzione alla relazione tra parole e cervello, parole che hanno il potere di influenzare i nostri neuroni.
È necessario un cambiamento di prospettiva,  dal cervello al cuore.
E resilienza.
Resilienza nell’adattarsi alle circostanze che cambiano, a questa nostra realtà  che velocemente si trasmuta.
Dalla mente al cuore per una completezza assoluta.
Siamo molto  di più  di quello  che immaginiamo…
Torniamo a onorare la Natura e la Saggezza che siamo.
Solo così  la guarigione di uno sarà la guarigione di ogni altro essere.
Torniamo a pensarci connessi, nessuno escluso.
Le antichissime pratiche spirituali e la conoscenza, così naturali per i popoli cosiddetti Indigeni, ce lo ricordano da sempre.
Noi siamo il Campo, questo luogo dell’essere dove accadono storie, miracoli, transizioni, eventi in perpetuo costante divenire.
Dare, darsi, offrire, offrirsi non sono e non saranno buone azioni ma connessioni che rafforzeranno il Campo e la sua coesione.
Gratitudine, compassione, apprezzamento, altruismo.
Frequenze destinate a riunire il Campo magnetico del Pianeta e gli esseri che lo abitano.
Dalla potenza creativa del Caos attraversando un processo di inevitabile profonda trasmutazione il passo è intenso e assolutamente possibile.
Direi indispensabile!

Om Shanti

 

Sabina Cesaroni

sabina_cesaroni@yahoo.it

Photo by Eric Muhr

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