“Prendersi cura” – Introduzione A Matrika Consciousness Development N°18
Matrika muove. Le sette madri della creazione che creano l’alfabeto dell’esistenza. L’autunno appare impetuoso in una mattina di tarda estate e la pioggia sferza proprio quando un incontro desiderato, ricercato, solleticato a più riprese muta i confini delle proposte precedenti in merito a tematiche e organizzazione della giornata, invitando con forza, urgenza e ossimorica indecisione a chiedersi cosa significhi il prendersi cura, l’ascolto, il movimento o lo stare con quello che c’è, ma soprattutto di chi, di come e del perché prendersi cura. Di se stessi, degli animali umani e non umani che ci stanno a cuore e di altri che incontriamo nel cammino, che in qualche modo risuonano con noi, della madre terra e dei fratelli alberi, laghi, fiumi, montagne e mari, – e di uno spazio condiviso da un’eterogeneità di coindividui alla ricerca di un codivenire.
La gratitudine come cura
“La mia droga è sentirmi utile al mondo, e quando non lo sono, quando sono utile solo a me, non sono abbastanza, dimenticando che per poter dare devo nutrire me stessa.” La terra non si muove, sta.
Ecologìas del Futuro, la fantascienza come esercizio di immaginazione radicale del futuro
“E’ più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo” Mark Fisher
Madre – Terra
Integrare la terra dentro di me. Essere terra vuol dire farsi spazio solido e morbido, presente, nutriente, perché ciò che si appoggia ad essa possa crescere e diventare ciò che deve essere, ciò che già in potenza é. Essere Madre vuol dire farsi terra perché un seme trasformi un altro seme in una nuova vita.
La prossima posizione è la migliore
Sembra un paradosso a chi si riconosca nel valore della presenza nel qui ed ora ed infatti lo è. Sembra che solo il paradosso possa predisporci a comprendere la vera natura delle cose. L’affermazione contenuta nel titolo ci suggerisce che tutto scorre, come sappiamo fin dai tempi di Eraclito, tutto si trasforma, tutto è in incessante cambiamento. Padroneggiare il cambiamento, fluire nelle cose, lasciare scorrere sembra quindi candidarsi come l’atteggiamento migliore per vivere una vita serena. Il problema è che gli individui, come ogni altra cosa tendono a conservarsi, a mantenere la propria identità o coerenza interna, in contrasto con le forze entropiche che invece, tendono al disordine.
Cura e Terapia
Due cose molto diverse. Nel mio sentire, e in effetti per la mia personale esperienza, per produrre, per essere efficienti, ci siamo allontanati dall’ascolto di noi e dall’ascolto della Terra e dei suoi bisogni, dall’ascolto della natura e dalla cura.
Niente sapete della rondine
È proprio qui che vi siete fermati, voi creature ragionevoli, voialtri illuminati dallo spirito della Saggezza. Vi siete arrestati proprio qui, di fronte al mio corpo, dopo averlo ridotto ad un meccanismo, un equilibrio di leve, nervi, fasci di muscoli, una combinazione di forze e di spinte, una sincronia di sintomi, reazioni, caratteri, cause ed effetti.
Food for Profit – Intervista a Pablo D’Ambrosi
Ho incontrato Pablo D’Ambrosi in una calda serata marsalese in primavera. Pablo è co-autore del documentario “Food for Profit” insieme a Giulia Innocenzi. Durante la proiezione del film ho incontrato nel mio corpo molto dolore che voleva essere percepito. Proprio per questo ho avuto la necessità di fare un dialogo e successivamente un’intervista con Pablo. Questa è un’intervista fatta a più mani dalla Matrika Crew… Buona lettura.
La percezione del tempo
Ad un certo punto della tua vita, avrai occasione di dire: “Cos’è questa cosa chiamata tempo?” Cos’è quello, l’orologio? Vai al lavoro secondo l’orologio, prendi il tuo martini nel pomeriggio e il tuo caffè secondo l’orologio e devi prendere l’aereo a una certa ora e arrivare a una certa ora. Va avanti e avanti e avanti e avanti. E il tempo è un dittatore, lo sappiamo.
La Serpente
Di recente parlavo con una sorella su come l’andamento serpenteante della Serpente le provocasse disagio. Da qualche giorno faccio echeggiare in me le sue parole e le sue sensazioni per poter comprendere meglio l’archetipo di tale animale. Personalmente ho un rapporto molto intenso con i serpenti: camminando per mattonate rosse sulle alture di Genova, ben tre volte, da ragazzina, mi son caduti addosso.
Stare con quello che c’è…
Le pietre secolari, tratte dagli alvei dei torrenti boschivi e dal ventre roccioso dell’aspra montagna ligure, intramate verticali a calce, danno forma ancora oggi nel villaggio, alle splendide abitazioni che il furioso sole dell’estate mediterranea bacia già dalle prime ore, chiare, del mattino. “Ti cambio i connotati”- Da una finestra poco sopra la mia testa, le grida di una donna irrompono nel silenzio, mentre mi incammino ad abbracciare un nuovo giorno, in tutta la sua potenza…
Ritorno al sentiero della devozione
In quasi ogni discorso dicevo agli italiani: “La vostra via è il Bhakti Yoga. Ritornate alla via della devozione. Continuate a fare yoga come fate. Un’overdose di stiramenti, contrazioni, ansimazioni, sudorazione. Tuttavia, questo yoga è per voi piu’ che altro un passatempo, non la strada per il vostro sviluppo spirituale. Se volete restare magri, conservare la vostra giovinezza, digerire bene, dormire profondamente, generare eccitazione sessuale, evitare di sprofondare nell’abisso della depressione ed eventualmente diventare voi stessi insegnanti di yoga, andate avanti.
Toccare e lasciarsi toccare
Certo saper vivere completamenti aperti è sicuramente l’orizzonte del viaggio Ora però è sufficiente ogni tanto toccare e lasciarsi toccare dalla dolorosa fatica del vivere