Vagiti ancestrali le Matrikas, fonemi ctoni, vene aperte nella pietra, segni votivi nelle cortecce lignee di alberi rivolti agli astri…
In trasparenze…Spogliatesi dalla vanità delle forme, le nostre vite tornano a risplendere per quello che sono, e come l’acqua muta il suo stato e si fa pioggia che poi diverrà sorgente, ancora una volta respiri, sguardi, emozioni, battiti del cuore personali tornano ad incontrarsi e creare condivisione, dono incondizionato, gioco, coscienza della condizione inevitabile alla quale, qui insieme, su questa crosta d’universo che denominiamo Terra, siamo chiamati e a cui è vano pensar di sottrarsi.
Dalle metropoli della Colombia, alle foreste dell’India, all’azzurro del Mediterraneo, questo numero torna ad essere festa…
Fiducia in ciò che sentiamo in cuore,
senza un perchè,
la gioia fertile che arde da dentro.
Jerry e Nadeshwari
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