Siamo pare dentro un’epica crisi dell’umanizzazione. Non ha più presa sul tessuto sociale quella potenza verticale o piramidale simbolica forte che ha spinto fino a qui la nostra immagine, l’ideale simbolico chiamato patriarcato ha esaurito le sue maschere (anche se viviamo ancora fra i suo resti putrefatti, fra avanzi puzzolenti e strascichi cadaverini). Siamo in cerca d’altro. C’è bisogno di cura, di attenzione, per creare diversa umanizzazione e non ricadere in nauseanti stereotipi, dicevano già Foucault e Nietzsche prima, con una decisa integrazione orizzontale del femminile. Già, perché non c’è soggettivazione che non sia femminile.