L’armonia delle polarità nella danza dell’Uno. Il principio maschile e il principio femminile

Sabina Cesaroni 2Noi siamo la danza continua e incessante creata dall’energia. Shakti, il potere della Manifestazione, principio e funzione del femminile e Shiva, la Coscienza Divina, principio e funzione del maschile.

Ardhanarisvar, metà maschile, metà femminile, rappresenta l’antichissima simbologia delle due parti complementari dell’Uno, il Principio cosmico.

L’uno serve l’altro, l’uno contiene l’altro, l’uno si manifesta grazie all’altro.

Due forze che interagiscono continuamente dando vita a quel processo di evoluzione continua che si rivela a noi come vita o rappresentazione della realtà.

Un unico vasto campo di energia cosciente e intelligente capace di manifestarsi all’infinito in forme finite, dalle galassie agli esseri umani…e ancora infinitamente altro.

Spazio che crea parole dal silenzio, movimento dall’immobilità, possibilità di intenzione dalla vastità.

Assoluta Potenza e Creazione, mantenimento e dissoluzione dell’Universo che è in perenne continua trasformazione e assestamento, principio assoluto di fertilità e vita.

Il Grembo cosmico, Hiranyagarbha, come lo descrive l’antichissima terra d’India.

Il principio femminile si muove, emerge dal “caos” creando…

Le sono propri il contenimento, il nutrimento, la cura, la crescita, la gestazione, l’accelerazione e quel lato “oscuro”, così definito perchè non ancora manifesto, sconosciuto, illimitato.

E’ così che il movimento nasce da Shakti, dal caos primevo per diventare eros cioè vita, ispirazione.

L’aspetto immanente del Divino che diventa materia, forma, mondo, radicandosi.

La Grande Madre, Gea, la Terra, la Dea…accompagnata da tutti gli aspetti del femminile nelle sue qualità di intuizione, visione, ricettività, sensitività, trasformazione profonda, accettazione.

Sabina Cesaroni 1Il principio maschile, il contenitore, colui che si occupa di stabilire e mantenere la forma preservandola, protegggendola, assicurandone la continuità.

Fissa le forme nel loro esterno rendendole conosciute e visibili.

Analitico, razionale, il principio maschile usa il suo “focus”, inteso come capacità di analisi, messa a fuoco, sintesi, direzione, contenimento.

Shiva è la Luce, prima e oltre ogni forma. La trascende essendo pura consapevolezza.

Shiva è l’essere, Shakti è il divenire. La stessa Coscienza Divina che si incarna.

Shiva osserva e contiene la danza di Shakti, dal bigbang alle forme di vita, alle società umane, alle culture, i pensieri, le idee, le emozioni, le ispirazioni…

E Shakti diventa l’urgenza appassionata che ci ispira a passare oltre i limiti, le strutture fisse della nostra mente per espandere la nostra coscienza ancora e ancora.

Il potere di Shiva di sperimentarsi è la Shakti stessa!

Due principi che, insieme, armonicamente, con polarità diverse servono l’Uno.

Dall’immobilità al movimento, dal silenzio all’intenzione, dall’intuizione all’azione che diventa forma e struttura.

La danza incessante di questi due principi segue le leggi cosmiche permettendoci di realizzare, in sede umana, quella spiritualità che ci avvicina  a capire chi siamo, a toccare la nostra “composizione”, la natura della mente, delle emozioni, di quel vasto campo di energia che ci ha dato vita e forma.

Intuire e sentire come il corpo fisico possa essere strumento sensibile e perfetto nel ricevere informazioni capaci di tradursi in esperienze di vita riattivando antichissime memorie.

Sabina Cesaroni 3Shiva e Shakti si completano nel principio dell’Unità e si sostengono in una stessa capacità di azione e non azione, armonia e equilibrio fondato sul profondo ascolto l’uno dell’altra.

Un matrimonio perfetto che pratica il contenimento e la flessibilità, la forma finita e la sua infinitezza, il tenere e il lasciar andare…maschile e femminile.

Tale comprensione ci porta a poter realizzare la nostra parte nell’infinito libro della vita, senza separazione alcuna.

 

Hari OM

 

di Sabina Cesaroni

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