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(Italiano) Nuovi rituali: 10 anni di Matrika – Introduzione a Matrika n°19

March 20th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.L’urgenza di reimparare a immaginare mondi nuovi è ineludibile. Se le parole ci mancano, se il linguaggio per pensare l’avvenire è sterile, come potremo intraprendere il cammino della liberazione? Senza la forza propulsiva di un’immaginazione fertile, capace di generare scenari alternativi e futuri possibili, ogni passo verso l’emancipazione risulterà vano. Quando le giornate, i mesi e gli anni si ripetono con fin troppa soluzione di continuità, alla ricerca del modo “più autentico” di rappresentarci al mondo, quali sono i momenti attraverso i quali ricordarci l’unicità di quello che viviamo e che vorremmo restasse a costituire una base per il futuro?

(Italiano) Per una rinascita immaginativa

March 16th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.”Sono la mala untura, la sciagurata, la pece che non rassomiglia. Sono l’evo di mezzo, la caverna con le stelle incarnite. I Padri sanno poco. Danno la schiena. Macellano. Nocchieri del finimondo, del giorno senza rosa canina. Io li ho visti portare oscurissime zavorre, poi salire leggeri per i declivi della razza, drenare linfe, lagnarsi. Li ho visti sciacquare gli ultimi tizzoni nella ciotola col sangue. Quelli come me neppure li ascoltano. Dicono che non cerchiamo più corallo. Che non abbiamo assi, chiodi di fuoco per l’inverno. Sta scritto: «ciò che è storto non può essere raddrizzato».” La specie storta, Giorgiomaria Cornelio

(Italiano) Inner land

March 16th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.#Ancestral Body #ResonantLandscapes In un’epoca in cui viviamo sfide ambientali globali, la necessità di rafforzare la coscienza ambientale universale è diventata fondamentale, insieme alla necessità di incorporare la coscienza ecologica nella consapevolezza pubblica. Nel contesto delle scienze sociali, un modo per descrivere il cambiamento climatico è di un trauma culturale, che sfida l’identità individuale e collettiva.

(Italiano) Comprendersi per integrarsi

March 16th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.Afferrarsi, cogliere il senso di sé, é un processo continuo che si realizza un po’ alla volta quando ci concediamo di vivere e sentire ciò che accade mentre accade, senza l’interferenza del giudizio e dell’aspettativa; quando siamo presenti e ci permettiamo di contemplare la nostra vita e la vita in generale a cui abbiamo l’onore di assistere, momento dopo momento, con la curiosità di un bambino che continua a scoprirla in ogni sua manifestazione, o almeno questo è quello che accade a me. Ma presente a cosa? A tutto, a tutti, alla vita ma sopratutto a te, alle tue emozioni, al tuo istinto, al tuo intuito, ai tuoi pensieri, alle tue sensazioni. Ho avuto bisogno di mappe per mettere in ordine i miei pezzi in un intero, per trovare il senso di frammenti di me che faticavo a capire. Non posso portare verità se non la mia. Sicura di averlo già detto, ma sempre più certa che sia questo il punto, l’amore è la chiave. Abbiamo la possibilità di occupare il nostro posto e sentirci pieni e soddisfatti della vita che viviamo quando ci muoviamo a modo nostro. Il movimento è la svolta, almeno per me, perché comprendere che il mio posto non è uno ma tanti, mi ha permesso di smettere di provare a definirmi all’interno di confini che non mi rappresentavano mai abbastanza e di evitare di lasciare alcuni spazi perché non mi nutrivano abbastanza per essere i soli o io non mi sentivo abbastanza per nutrirli. Non sono fatta per avere un’etichetta, fatico a starci dentro. Davvero abbiamo bisogno di definirci per vivere in questo mondo? Davvero abbiamo bisogno di darci un prezzo e un valore e di confrontarlo con quello degli altri? Sento che questo è all’origine di tutte le guerre. Se ci ricordassimo, nei momenti di dubbio e difficoltà, che siamo un organismo unico fatto di tante parti, sono sicura che questo non accadrebbe. Se avessimo il coraggio di rallentare le azioni, respirare, aprire il cuore e offrire tutta la nostra gentilezza e amorevolezza a chi è diverso da noi e ha ancora più paura di noi ed è più in difficoltà di noi, sarebbe tutto più semplice. Allo stesso tempo so, e ora davvero riesco ad accettarlo, che ognuno fa del suo meglio, fa quello che può, quello che riesce, apre il cuore e le braccia per quanto gli è possibile, entra in contatto con l’altro in relazione alle sue ferite, non può fare altro rispetto a quello che già sta facendo, altrimenti lo farebbe. Ci ho messo parecchio tempo per accettare e riconoscere questo, soprattutto a me stessa. Non era mai abbastanza, avrei sempre potuto fare di meglio e questa continua richiesta, rigidità e mancata accoglienza nei miei confronti era esattamente quello che mi teneva ferma nella mia evoluzione. Anche il contatto delicato, dolce e accudente fa male quando siamo troppo feriti. Ed è lì che entrano in gioco la pazienza e il rispetto dei tempi

( Cloned )

March 16th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.In questo articolo, utilizzo la riflessione (Mortari, 2015) come strumento per comprendere parte della mia storia sperimentale nel tentativo di capire come la società moderna e la psicologia mi abbiano, in alcuni momenti, influenzato nel ripudiare la mia esperienza di un mondo interconnesso durante l’infanzia e, successivamente, la mia fede nell’anima. Questo resoconto è autobiografico, ma anche euristico, poiché rifletto su alcuni degli eventi e, laddove possibile, menziono ricerche che supportano o fanno luce su alcune delle mie esperienze. Pertanto, si allinea con il metodo di indagine euristica di Moustakas (1990), che consente una scoperta autobiografica attraverso un’indagine scientifica, sebbene non abbia condotto personalmente la ricerca.

(Italiano) La zona del crepuscolo

February 28th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.Una zanzara ti punge, ti prude e quando la gratti, provi una sensazione di formicolio di PIACERE. Se ti gratti troppo e le tue unghie non sono pulite, potresti lacerare la pelle, potrebbe fuoriuscire un po’ di sangue e il taglio potrebbe darti fastidio per qualche giorno. A livello fisico, il PIACERE è invariabilmente seguito dal DOLORE.

(Italiano) Essere preghiera

February 23rd, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.È tempo di rispettarci Comprenderci e lavorare insieme Onorando le leggi dell’origine che mantengono l’ordine in tutti i regni Trovare un nuovo cammino come esseri individuati

(Italiano) Biotransenergetica

February 22nd, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.La BTE è la mia medicina. Una disciplina psico-spirituale, intesa come un atto poetico, fatta per insegnare la creatività e l’arte del dono di sé. Pier Luigi Lattuada

(Italiano) La solitudine delle nuove madri

February 22nd, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.Se sei una persona che non ha figli, questo articolo è soprattutto per te. Perché oggi voglio farti conoscere un mondo che chi ha figli conosce bene, e chi non ha figli (o ha figli già grandi) può aiutare a migliorare. Mi riferisco al difficile, estenuante e a volte terribile periodo che quasi tutte le neo-mamme vivono nei primi mesi dopo il parto in cui si rimane sole, in casa, con un neonato. E no, non mi riferisco alla depressione post-parto, anche se è ovvio che questa è una conseguenza fortemente correlata alla solitudine vissuta in questo periodo. Da tutto a niente Dal momento in cui si rimane incinta, inizia un meraviglioso e difficile viaggio alla scoperta del sé. A volte il corpo sta bene, a volte ci obbliga al riposo con nausee e fastidi vari. 9 mesi passano molto in fretta, fino a che arriva il giorno del parto, quel momento incredibile e fortemente spirituale in cui diamo alla luce la persona che sarà per sempre legata alla nostra vita e al nostro cuore. Il parto stesso può andare secondo i piani, oppure no, e purtroppo troppe donne troppo spesso vivono il parto come una esperienza difficile, a volte violenta, che è l’opposto di come dovrebbe essere, se solo ci fosse un sistema sanitario e sociale che desse più importanza alle donne e ai loro veri, naturali e fisiologici bisogni (non mi stanco mai di dire che partorire è bellissimo!). Generalmente, se si è stati in ospedale per partorire, si torna a casa dopo qualche giorno. Si torna a casa con un corpo nuovo, spesso stremato e a volte dolorante, e con una creatura tra le braccia di cui non si sa praticamente nulla, e di cui non si sa bene cosa fare. Di colpo, dopo 9 mesi in cui tutti si prendevano cura di TE come donna (dal medico alle pubblicità per vestiti prémaman alle amiche con cui uscivi) ti ritrovi sola e confusa a casa. Adesso di TE non si interessa più nessuno: “importante che il bimbo stia bene” è la frase che permette a chiunque di minimizzare la TUA esperienza di donna, spesso traumatizzata. E quindi mille controlli pediatrici per il neonato, e poi regali, pensieri, coccole, mentre la mamma viene messa in secondo piano. Lentamente, quando tutte e tutti hanno metabolizzato che hai un figlio/a e che non hai tempo per loro, quando tutte e tutti ti hanno fatto gli auguri e portato i regali, lentamente, inizi a svanire dai loro pensieri. TU non esisti quasi più. Il partner torna a lavorare (sempre se ha potuto/voluto smettere) e riprende la sua vita abbastanza velocemente. Forse è presente, ma dopo un po’ anche la sua presenza, se è l’unico adulto che vedi durante tutta la giornata, inizia a darti fastidio. AVRESTI bisogno di compagnia. E quindi provi ad uscire, ma forse hai un neonato che ODIA l’auto, che piange disperatamente appena lo metti nell’ovetto (il seggiolino auto per neonati).

(Italiano) La pulsione anarchica

February 22nd, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.Lontani dal mondo animato Uno dei nodi cruciali dalla riflessione decoloniale è la relazione tra modernità e tradizione, e la criticità di questa relazione alla luce dell’esperienza della schiavitù e di altre forme di subalternità e vulnerabilità radicale.

(Italiano) La meditazione, mio nonno e il paese dei coglioni…

February 10th, 2025|0 Comments

Sorry, this entry is only available in Italiano.E’ arsa sotto il fuoco, la città degli angeli rifatti al botulino, per giorni, lasciando macerie incenerite e resti, carbonizzati, di un vecchio tossico, sogno, americano. Avrebbero mai potuto immaginare quei due, i Lumierè, che con la loro meravigliosa creazione avrebbero plasmato l’immaginario, il pensiero e le esistenze di milioni di persone sul pianeta? Tutti come rapiti da un’ipnosi collettiva ad una sola dimensione, anime e corpi sequestrati dalla realtà anossica, piatta e stretta degli schermi.