Le antiche saggezze sono sepolte e dimenticate nei monasteri, le opere di Galeno, il canone di Avicenna, le opere di Maimonide, di Ildegarda di Bingen sono state, dimenticate.

E così è stata dimenticata la subtilitas, il campo energetico di minerali, piante, animali… Il segno che il creatore ha messo su ogni pianta. Il segno che ricorda le parti del corpo umano per trovare il rimedio.

Nel corso dei millenni l’uomo è sempre stato attratto, affascinato, talvolta ossessionato da due forze che i mistici chiamavano trascendenza ed immanenza. I filosofi spirito e materia. E i poeti  terra e cielo.

Ma a metà dell’Ottocento si venne a costituire una psicologia senz’anima: gli scienziati di punta giunsero a concepire lo spirito come del tutto indipendente dalla materia, ma nessuno sa, cos’è la coscienza…

Il problema difficile dei neuro scienziati, mentre il problema facile si fa per dire, è il funzionamento del cervello.

Cos’è la saggezza?

La saggezza è un cammino, è la sapienza che nasce dall’esperienza di vita e che apre il cuore…

Un cammino…  Caminante no hay camino se hace camino al andar…

Nel mondo vi sono numerosi differenti cammini, ma la destinazione è una sola, è scritto nell’I Ching.

E Krishna dice ad Arjuna: – “Se l’uomo si avvicina a me, io lo ricevo” – Tutti i sentieri Arjuna, conducono a me.

Il maestro tibetano dice: – “La saggezza è l’applicazione illuminata della conoscenza, attraverso l’amore, agli affari dell’umanità” – Il maestro dell’Agni Yoga ha detto: – “Raccogliete saggezza dai giardini della vita. Amore e saggezza sono la stessa cosa. E con saggezza volgeremo ogni cosa al bene. Ci sia data luce nella mente, amore nel cuore, volontà di bene persistente. Luce, buon umore, umorismo, disidentificazione dalle emozioni. Capacità di avere uno sguardo dall’alto. Capacità di vedere anche al buio.

Sapersi elevare al di sopra dei punti di vista mediocri, di massa, senza attaccamenti, lasciando ogni pesantezza. Lavorando per il bene comune, ascoltando la voce del cuore risuonare con ciò di più grande, più profondo ci illumina, ci ispira.

Risuonare con la saggezza innata presente in tutto l’Universo e a nostra volta irradiare luce, amore, creatività, fidandoci delle nostre intuizioni. Prendendoci cura del tempio magnifico che siamo.

Noi siamo il tempio della nostra anima, trattiamo bene il nostro tempio, rispettiamolo.

Rispettiamolo con il cibo.

Rispettiamolo con l’esercizio.

Rispettiamolo facendone veramente il tempio della nostra spiritualità.

Saggezza è l’insegnamento del Budda.

I tre veleni dell’umanità: l’ignoranza, l’arroganza e l’avidità. Comprendono al loro interno i sette peccati capitali della tradizione cristiana e i cinque klesha, le cinque afflizioni della tradizione hindu vedica.

Dalla Vidya, l’ignoranza della nostra vera natura, alla paura della morte.

Ma le manifestazioni di queste afflizioni vengono distrutte con la meditazione.

La meditazione è il più grande segreto per migliorare la nostra consapevolezza e cogliere il lato sottile della cose. Essa ci mette in contatto con il nostro Sé interiore, che è l’assoluto in noi. La nostra natura trascendentale.

Saggezza è sapere di non sapere.

Questa è l’antica saggezza.

Franco Berrino

La Grande Via

La traccia audio da cui è estratto lo scritto fa parte del progetto “Le vie della leggerezza” registrata dal Dott. Franco Berrino con Nadeshwari Joythimayananda e Flavio Zandarin a Milano nell’Autunno 2018

E’ ascoltabile  gratuitamente cliccando qui sotto:

https://www.librimondadori.it/content/uploads/2019/03/01-Antiche-Saggezze.mp3

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