Le Matrikas sono le piccole madri della “creazione” che rappresentano le radici indelebili di ogni vibrazione sonora da cui si creano le lettere, le parole e il linguaggio.
Matrika è quella forza sottile che si cela dietro il pensiero e la parola. Matrika è quella forza che può innescare una scintilla e quindi un movimento che può cambiare la vita delle persone. Matrika si manifesta nel momento in cui la coscienza apre la strada.
Ya sa tu matruka devi paratejahsamanvita
Taya vyaptamidam vishvam sabrahmabhuvanantakam
“Oh Dea, tutto l’universo da Bhraman fino alla terra è pervaso da matrika, che è piena della gloria della suprema Coscienza dell’Io” (Tantrasadbhava 900 d.C.)
La base di tutti i mondi che la Coscienza crea dentro di noi risiede appunto nelle lettere dell’alfabeto. Lettere e parole creano i nostri pensieri e i pensieri creano sentimenti ed emozioni: felicità e infelicità, tristezza ed esultanza, amore e odio, gelosia, paura, desiderio e rabbia. Potete sperimentare voi stessi il potere delle parole. Se provate a sedere tranquilli, vedrete come lettere e parole sorgono spontaneamente dal vostro interno. Pensate di pensare tutt’a un tratto: “ sono inadeguata/o ”. Le lettere si sono unite per comporre delle parole, le parole hanno formato una frase, la frase ha un significato e il significato crea un effetto. Quando quel pensiero attraversa la mente, essa prova sofferenza. Ora supponete di pensare: “ sono intelligente e bella/o ”. Non appena quel pensiero nasce, provate felicità.
Chiudete gli occhi e provate a far questo gioco appena descritto.
Datevi del tempo per poter ascoltare le risposte del vostro corpo alla frase “ sono inadeguata/o ” e dopodiché a “ sono intelligente e bella/o ”.
Date spazio alle vostre sensazioni di affiorare e regalarvi un’esperienza.
Ecco come le lettere creano il vostro stato interiore.
Negli Shiva Sutra, un testo importante dello Shivaismo del Kashmir e della filosofia Trika, si afferma che il potere che fa nascere queste lettere e parole si chiama Matrika Shakti: l’energia inerente alle lettere dell’alfabeto. Matrika Shakti è una forma della Coscienza universale che però si cela nelle parole e non si rivela nel suo stato più puro attraverso di esse a meno che la Coscienza (Shiva) non lo conceda mostrando così l’interdipendenza tra energia e coscienza.
Matrika è anche la potenza che è responsabile di tutta l’agitazione della mente. Giorno e notte essa lavora dentro di noi creando innumerevoli parole che generano pensieri e sentimenti. Giorno e notte la coscienza individuale si muove fra questi mondi interiori, sperimentando piacere e dolore.
Matrika Shakti è la sorgente del nostro senso di individualità e separazione. Uno degli aforismi degli Shiva Sutra spiega:
Jnana dhistanam matruka. “Il potere del suono inerente all’alfabeto è la sorgente della conoscenza illimitata” (Shiva Sutra. 800 d.C.)
A causa delle idee inconsapevoli create dalle attività di Matrika Shakti, siamo giunti a considerare noi stessi esseri individuali imperfetti invece che in contatto con il tutto; siamo giunti a vedere la dualità nell’universo invece di realizzare la nostra unità; siamo diventati esecutori di azioni limitate invece di esplorare le nostre capacità e vivere il nostro vero Sè.
Dunque sembrerebbe che Matrika Shakti sia infine responsabile della nostra condizione di schiavitù interna e quindi esterna che sempre più velocemente ci fa assaporare il Kali Yuga: l’era della distruzione in quanto trasformazione. Era in cui osserviamo quasi assopiti il quotidiano sfruttamento della Terra e dei suoi esseri viventi, il patriarcato che produce guerre per motivazioni meschine e il sopruso sulle donne nel pianeta.
Quindi Matrika Shakti non fa altro che alimentare ciò che viene definito Maya (Illusione – mondo attuale)?
No.
La stessa Matrika Shakti che crea la nostra schiavitù può anche liberare noi stessi e quindi rallentare l’estinzione della specie umana. Proprio come i nostri pensieri possono indebolirci e renderci piccoli, essi possono anche renderci più forti e portarci più vicini al Sé. Se consideriamo noi stessi e l’intero universo come pura coscienza, se continuiamo a pensare a noi stessi come al Sé, allora le lettere, le parole e le idee che formuleremo all’interno di noi stessi saranno consapevoli e questo potrà aiutarci a sperimentare la nostra vera natura di umani sul pianeta Terra.
Nel momento in cui comprendiamo il gioco di Matrika Shakti sappiamo che quando la mente è agitata, non siamo noi ad essere agitati. Realizziamo che tutta la turbolenza della mente è semplicemente il gioco di Matrika a noi inconsapevole. Identificando noi stessi con l’osservatore interiore (il testimone dell’agitazione) semplicemente osserviamo, da una certa distanza, le incessanti attività di Matrika. Rendiamo la nostra mente stabile e capovolgiamo i nostri inconsapevoli pensieri in chiarezza.
Se non vi è una consapevole volontà di aprirsi alla coscienza, il creare è qualcosa di prestabilito, conosciuto…fisso.
Seguiamo la massa e, inconsapevolmente, eseguiamo gli ordini. Sorridiamo e facciamo finta di non vedere.
Dal sistema dei Chakra (che vivono in unione e son dipendenti l’uno dall’altro) i saggi delle tradizioni sapienziali ci raccontano di due qualità creative:
- dal 2° Chakra il potere creativo inconsapevole di ogni cellula che si duplica in maniera precisa e ordinata all’interno del nostro corpo.
- dal 5° Chakra il potere creativo che lascia spazio alla possibilità, alla magia e allo stupore del mettere in comunicazione ciò che sta fuori con ciò che sta dentro…e viceversa.
La prima qualità creativa non prevede completa consapevolezza: la creatività di una donna di creare le dita della mano di suo figlio in grembo. Mentre la qualità creativa del 5° Chakra richiede apertura e connessione consapevole. Per questo i mistici indiani attribuiscono questo potere creativo all’elemento dello Spazio…di Akasha: un campo di interconnessione cosmica alle radici della realtà .
Una rete formata da tanti nodi che rappresentano vissuti distinti messi in comunicazione costante.
Se guardassimo dall’alto questa rete ci accorgemmo di come il tutto sia influenzato dal tutto. Ci accorgeremmo di come ogni individuo sia importante nella sua singolarità per poter avere stabilità e centratura tali, da riuscire a tendere le sue braccia per essere in connessione con il tutto. Ci accorgeremmo di come ogni nostra azione influenza ciò che ci circonda. Per effetto domino comprenderemmo che l’evoluzione del singolo è l’evoluzione collettiva e che abbiamo la responsabilità di vivere sul pianeta Terra in accordo con noi stessi e con gli altri esseri viventi. Di conseguenza creiamo una nuova cultura in cui la forza di Matrika Shakti, e quindi delle piccole madri del linguaggio, non abbiano remore nel mostrarsi nella loro forma più pura e nel portare la loro creatività in accordo con la vera natura del mondo.
Insieme diventiamo un ponte che esprime ciò che una spirale disegna:
il continuo movimento circolare che non si chiude in se ma si espande,
l’inarrestabile necessità di vivere esperienze.
Evoluzione..con coscienza.