Vi scrivo perché, anche se non ci sono ancora, so che sono nel vostro cuore. E so anche che sul pianeta Terra, non esistono tanti manuali d’istruzione su come concepire i figli con consapevolezza; allora voglio condividere con voi qualche mio pensiero, che possiate a vostra volta condividere con altri genitori che hanno un bambino nel cuore.
E’ da un po’ che vi giro intorno. Da vari mesi vi osservo, mi chiedo come sarebbe vivere con voi nella vostra famiglia, nella vostra casa. Ogni tanto mi sentite… Mi sono chiesto se i nostri caratteri sono compatibili, ma credo proprio che siate le persone giuste per darmi la base che mi servirà nella vita, e per insegnarmi tutto ciò che è necessario.
Ma prima di materializzarmi tra di voi, mi piacerebbe che possiate fare ancora un po’ di strada. Ho bisogno che i vostri corpi siano pronti ad accogliermi, ma anche la vostra psiche e il vostro spirito. Ci sono alcune zavorre, che avete ereditato o che vi siete create nella vostra vita, che non desidero ricevere. Il lavoro che dovremmo fare, io e i tanti altri bambini che nascono ora, è la ricostruzione della vostra società, che purtroppo non sta andando tanto bene… E per questo abbiamo bisogno di essere leggeri ma solidi, e di avere tutto il sostegno possibile già da ora. Come saremo concepiti, partoriti, educati ed istruiti farà la differenza. Senza il vostro aiuto faremo molta più fatica.
Quindi, prima di materializzarmi, vi chiedo di preparare i vostri corpi.
Mamma, il tuo utero mi accoglierà e mi creerà con l’aiuto di tutti gli elementi della natura. Per questo la tua alimentazione già da ora dovrà essere ricca di nutrienti e oligoelementi, grazie alle verdure che puoi trovare da quei produttori del mercato che ti piacciono tanto proprio perché hanno quello che nei supermercati non si trova. Anche le ortiche e i semi di vario tipo ti servono ad integrare quello che ancora ti manca. Il tuo utero ha anche bisogno di essere pulito: dai residui di sangue che vedi marroni ogni tanto, dagli ormoni che hai forse assunto, e anche dalle restrizioni esterne (aderenze e cicatrici) create negli anni quando sei caduta o hai dovuto subire delle operazioni. E’ meglio che io venga quando sarà tutto pronto: avrò tutta la circolazione sanguigna per alimentarmi e tutto lo spazio per crescere e nascere senza traumi.
Papà, il tuo lavoro è proprio ora che lo devi fare. Perché questo famoso spermatozoo che regalerai ci impiega qualche mese per essere creato ed andare a scuola di nuoto, e ho bisogno che la sua forma sia bella per passare attraverso il muco cervicale ed essere alloggiato e nutrito nelle cripte del collo dell’utero, risalire fino alla tuba per incontrare l’ovulo. Mi serve anche che la qualità genetica dello spermatozoo (ma anche dell’ovulo) sia la più alta possibile perché determinerà l’eredità genetica di tutta la mia vita. Infatti la qualità dei geni trasmessi dipende direttamente dalla salute e dallo stile di vita nei mesi precedenti il concepimento.
Per fortuna questo è abbastanza semplice: basta liberarsi dai prodotti tossici e chimici (i perturbatori endocrini che bisognerà scovare), mangiare tanti semi che liberino bene gli 800m di tubi del tuo apparato riproduttivo e tante verdure a foglia verde che sostengono il fegato e l’apparato digestivo. Il calore nella zona dei testicoli è da evitare assolutamente perché azzera gli spermatozoi, e l’esercizio fisico ti permetterà di continuare ad essere in forma. Se hai bisogno di un aiuto in più, non aver paura a chiedere. Non c’è niente di male in questo.
Mi piacerebbe che anche le vostre emozioni fossero pronte. Se avete ancora delle ferite troppo grosse, le sentirò senz’altro ed è più facile guardarle e sanarle prima che arrivi io a complicare le cose… in gravidanza non è il momento di smuovere tossine e memorie difficili, è solo il momento di tutelare e nutrire. Adesso vi state preparando e potete guardare profondamente dentro di voi: cos’è che vi fa male? Quali memorie sono ancora presenti, che tornano e tornano, chiedendo di essere viste e trasformate?
Se per caso, prima di me, è passato un altro bambino per poco tempo, perché non potevate accoglierlo o è dovuto andarsene precocemente, avete avuto il tempo e l’energia per elaborare il lutto necessario? E’ diventato un angelo nei vostri cuori, o sentite ancora il dolore lancinante o latente? Avrò bisogno di prendere tutto il mio spazio quando vengo, il mio fratello/sorella del cuore sarà sempre nel cuore, ma se la sua ferita c’è ancora rischia di rendere il mio compito d’incarnazione più difficile…
A volte questo è un percorso difficile perché fa risalire quei ricordi dolorosi che non vorremo più guardare: ma stanno meglio fuori che dentro. Ed io, ho tanta voglia, con voi, di sperimentare la gioia!
L’ultima cosa che vorrei chiedervi è una torcia, o piuttosto un faro. Quando sarete pronti, e anch’io, mi potrà indicare una strada netta e forte. Voglio essere guidato dal vostro amore, come un raggio fiammante che nasce dai vostri cuori uniti. Il vostro amore reciproco, che non necessita di me per essere vivo e forte. Il vostro amore che si percepisce giorno dopo giorno, e mi permette di arrivare fino a voi nell’unione dei vostri corpi e dei vostri spiriti.
Cari genitori, vi voglio bene. Vi ringrazio della vostra apertura, del vostro desiderio di accogliermi. Vi sono grato del regalo infinito della vita che vi preparate a darmi.
Con amore,
Il vostro figlio non ancora concepito
PS: Lo so che già ancora prima di esserci ho già un bel carattere determinato… Toccherà a voi contenermi, mi scuso d’anticipo per il lavorone in programma ;)
Cecilia Gautier
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